Usata da secoli
La cottura a vapore può essere definita una variante della bollitura. Viene largamente usata da secoli nella cucina orientale, soprattutto cinese e giapponese. Si tratta di un tipo di cottura a convezione: la trasmissione di calore avviene grazie allo spostamento di un liquido o di un gas (come il vapore) che viene a contatto con il cibo. Nel caso della cottura a vapore, l'alimento, che non è immerso ma solo sospeso sul vapore bollente che sale, assorbe umidità e aromi, ma non cede nulla del suo contenuto; in particolare non vi è dispersione di sali minerali e vitamine. Il solo svantaggio sta nei tempi più lunghi, inconveniente cui si può ovviare spezzettando i cibi da cuocere o usando la pentola a pressione.
Che cosa cuocere
La cottura a vapore è ideale soprattutto per le verdure grosse e compatte, come patate, sedano, cavolfiore, che vanno tagliate in pezzi tutti uguali, mentre è sconsigliata per le verdure a foglia verde, che perdono colore e sapore.
La pentola a pressione
La pentola a pressione sveltisce la preparazione di un piatto: ecco alcuni esempi di tempi di cottura per diversi tipi di verdura.
carciofi e mammole | 10 minuti per quelli interi, circa 3 per quelli a spicchi |
patate | 15 minuti |
cipolle | 12/15 minuti se intere, 8 minuti per le cipolline |
zucca | 5 minuti per le fette, 3 minuti per i dadini |
zucchine | 8/10 minuti |
finocchi | 15 minuti interi, 7/8 minuti se tagliati a spicchi |
fagioli | 20 minuti |
cavolfiore | 10 minuti se intero, 4 minuti se diviso a cimette |
cavolo cappuccio | 15 minuti |
carote | da 3 a 10 minuti |
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